Margherita Cappelletti Marelli

 

SECONDO CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE
Poeti e Scrittori Uniti in Beneficenza
 

4° PREMIO EX AEQUO
Margherita Cappelletti Marelli di Cantù (CO)
 
per il racconto
L'ADDOLORATA

Arriva la telefonata che nessun genitore dovrebbe mai ricevere.
La vita si ferma, non solo quella di nostro figlio, anche la nostra.
C’è un blocco totale, poi senza che noi lo vogliamo, la nostra vita riprende a scorrere, quella di nostro figlio è ferma per sempre.
Perché? Perché noi dobbiamo continuare a vivere e lui no?
Iniziamo una nuova vita: buia, triste, dolorosa, angosciata.
Nella mente e nel cuore è tenebra, notte glaciale.
È un incubo, ci sveglieremo e dimenticheremo tutto.
No, non è un incubo, è la nostra nuova vita, la croce pesante di chi perde un figlio.
Croce… perdere un figlio… sono parole che mi mandano l’immagine della Addolorata.
Nel profondo dell’anima avverto una presenza tiepida, una carezza leggera e delicata, una goccia di balsamo che cade in un oceano arido, prosciugato suo malgrado.
È una certezza, non sono sola a vivere questo dolore, una Donna l’ha vissuto prima di me e me lo vuole ricordare, mi capisce e mi è vicina.
Maria, Mamma, anche tu hai visto tuo figlio morire, lasciarti e squarciare per sempre il tuo cuore.
In quel momento avrai pensato all’Angelo che ti diceva “Avrai un figlio, non temere…”; ai pastori avvisati dagli angeli; alla stella che ha portato i Magi per adorarlo; all’acqua trasformata in vino sotto i tuoi occhi; e ora… è morto… è tutto finito…
Che mistero!
Tu ora, con la tua delicata presenza nel mio cuore, mi sussurri che non è tutto finito, che inizia per mio figlio una Vita nuova, la Vita Eterna!
Una Vita che attende tutti gli uomini e che non avrà più brusche frenate perchè sarà Eterna.
Grazie Maria, perché dal tuo dolore è nato l’unico aiuto vero ed efficace per aiutare altri genitori che vivono il lutto devastante della perdita di un figlio!
Grazie Mamma!

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