Albo d'oro

 

TERZO PREMIO TROFEO PENNA D'AUTORE
SEZIONE C (poesia religiosa)

LUCILLO DOLCETTO di Varese

SAN PAOLO
(2008/2009 - Anno Paolino)

Con che cipiglio fiero,		di Stefano, che il “sasso” (4)
in groppa / al suo destriero,		subì fino a quel “passo” (5)
quell’uom, ch’era di Tarso,(1)		del male contro quelli(6)
correa verso Damasco!		che eran suoi fratelli.
Quando il Cristo apparve:		Di quel martirio primo, (7)
la faccia nella polve			fu teste, ancor bambino,
si trovò premuta,			quando fe’, da guardiano
a cagion della caduta. (2)		e vide, da lontano,
Udì, allor, la voce			che quegli assatanati(8)
di chi era morto in Croce		s’erano denudati
e Lui non conosceva,		di ogni loro “cencio”
che conto(3) gli chiedeva:		per far più forte ’l “lancio”.
La forza della Fede,
adesso che Lui crede, (9)
fa sì che la sua “traccia”, (10)
come scritta su roccia,
sarà eterno segno
per quanto fe’ di degno.
Così, quell’uomo “duro”,
divenne, da quei tempi,
l’ “Apostol delle genti”.

1) Luogo di nascita di San Paolo. 2) Fu disarcionato sulla strada per Damasco. 3) Gli chiedeva perché lo perseguitasse, nelle persone dei credenti. 4) Stefano fu lapidato. 5) Morte. 6) Gli altri martiri. 7) Si crede che Santo Stefano sia stato il primo martire. 8) I lapidatori. 9) Perché convertitosi. 10) Insegnamenti.

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