Narrativa
  
di Ernestina Bonfatti
  
Pagine: 33
   Prezzo: 5,00 euro
   Tel.: 011 4520043

 

DEDICATO AD ANGELO...
CHE AVREBBE SICURAMENTE
MERITATO QUALCOSA DI MEGLIO

Lucciolo passeggiava per la notte volando fra una striscia e l’altra del cielo facendosi luce con la sua piccola pancia.
Pensava a quanto fosse bello potere assaporare l’aria mite della notte campagnola e a quanto il calore si era attenuato e finalmente e si poteva respirare.
Era la sua vita, con quella piccola flebile luce portare allegria e scompiglio fra i fiori, danzare fra i frutti e fra i colori scuri e limpidi della sera!!!
Tutto pareva assumere forma… e colori diversi.
Fragola stava là, acerba, aggrappata alla sua zolla di terra; era notte, non riusciva a dormire, perché vedeva sopra il suo cielo nubi scure addensarsi.
Lei amava il sole, la faceva star bene ed il suo calore la riempiva di gioia.
Ancorata con le sue radici e alla sua zolla ne traeva sapore, succo e calore.
Ma era stata una giornata faticosa e troppo calda, non riusciva a scrollarsi di dosso quel senso di spossatezza e di vuoto...
Seppure affaticata, cercava fra la terra qualche goccia d’acqua, per alleviare l’arsura.

MA COSA STAVA SUCCEDENDO???

D’un tratto Fragola iniziò a tremare e Lucciolo a sbandare…
Si sentiva la pioggia arrivare, le nuvole si rincorrevano veloci spinte dal forte vento e quella che si prospettava come una serata quieta divenne all’improvviso densa di pericoli.
Fragola strinse le sue foglie per proteggersi meglio e si aggrappò alle sue radici spingendole in giù il più possibili nella terra, adesso che il cielo era squarciato da lampi improvvisi.
Lucciolo veniva sbattuto qua e là fuori dall'assetto di volo, e non riusciva a coordinare i suoi movimenti.
Le gocce iniziarono a scendere, il terrore sopraggiunse: "E se una goccia avesse lacerato le sue ali?".
Si armò di coraggio e si mise a cercare un riparo, ma una folata improvvisa di vento lo fece rotolare e perdere i sensi e così…
Fragola tremava ma sentiva sotto di lei la terra trarre beneficio da quella pioggia; le sue foglie erano forti adatte ad affrontare quel temporale, ma quanto avrebbe resistito? Provò piano piano a spostare da un occhio una foglia, voleva sbirciare quanto il cielo fosse ancora scuro.
Ma cos’era quella piccola debole luce, che a tratti stremata, si accendeva ai suoi piedi?
Fragola si guardò attorno smarrita, faceva freddo ora e lei voleva cercare di aiutare quell’essere, che aveva riconosciuto essere in difficoltà.
L’aiutò il vento e la sua costante tenacia nel fare ginnastica.

Il vento di tanto in tanto faceva rotolare L
ucciolo, lei tenne forte forte con le radici destre, fece forza con quelle di sinistra aprì le foglie e …

Accolse Lucciolo.

continua

- VETRINA LETTERARIA -

 
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