Fausta Genziana Le Piane

Invito alla lettura della pittura di Enrico Benaglia

di Fausta Genziana Le piane
Pagine: 32
Prezzo: 10 euro
ISBN 978-88-6170-059-8


 

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PROFILO DELL'AUTRICE

FAUSTA GENZIANA LE PIANE
Poetessa calabrese, tradotta in varie lingue, vive a Roma dove è stata professoressa di francese. Ha vinto una borsa di studio per la Romania. Ha collaborato alla grammatica italiana comparata di P. Brancaccio e adattato classici francesi per la scuola. I suoi libri di poesie, “Incontri con Medusa” (Calabria Lett. Ed.), “La notte per maschera” (Ed. Del Leone) oltre che le raccolte di racconti, “Duo per tre”, “La luna nel piatto” (Ed. Associate) , con un sedicesimo sulla pittura di P. Imbesi, e ”Al Qantarah-Bridge” (Ed. Nicola Calabria) hanno incontrato il favore della critica. Giornalista già iscritta all'Ordine, collabora con “Calabriaonline”, “Il Giornale di Rieti” e “Il Giornale del Lazio”, occupandosi di critica letteraria. Cura una rubrica “Parliamo d'arte” per la Consulta delle donne di Wanda Montanelli. Cura la rivista bimestrale di cultura Kenavò da lei creata. Ha partecipato con i suoi collages a varie esposizioni. Alcune poesie sono state tradotte in francese, tedesco, inglese, spagnolo, romeno, russo, altre sono state musicate dal compositore Giorgio Fioretta. Alcune poesie sono state oggetto di studio fra gli studenti di lingua e cinema italiani da parte del professor Patrick Blandin all'Università di Tolosa e di Bordeaux.

 

PERCORSI VISIVI

Stimolare l’attenzione e la curiosità.
Educare l’occhio ad osservare.
Il nostro modo di vedere e la nostra attenzione possono essere stimolati da immagini strane e curiose. A volte realtà e fantasia possono incontrarsi. Per educare il nostro occhio ad osservare è necessario sviluppare un insieme di capacità: saper soffermare l’attenzione visiva per un certo tempo su una stessa immagine, saper confrontare, riconoscere e distinguere oggetti, forme e colori, saper seguire con gli occhi i contorni di figure, le sensazioni ecc.
Stimolare e sviluppare la creatività.
Osservare e scoprire i segreti delle immagini.
Per scoprire i segreti di un’immagine devi guardarla con attenzione, osservare la figura, i particolari, lo sfondo. Devi interrogarti su ciò che vedi, domandandoti su come sono vestite le persone, che cosa fanno, dove agiscono, chiederti quali figure e forme sono raffigurate, quali colori sono usati.
Osserva la litografia di Benaglia intitolata "La Notte serena", la pubblicità francese d’un olio d’oliva "Entrate nel cerchio dei veri amanti dell’olio d’oliva" e rispondi:

Quale elemento costitutivo dell’ulivo l’immagine pone in primo piano? 1) le radici–il tronco–la chioma 2) le radici–il tronco-la chioma. Sapresti dare una spiegazione della tua scelta?
Scopo della pubblicità è catturare l’attenzione del consumatore. Qui come ci si è riusciti? Con l’immagine? Con le parole?
Leggi ora due brani di prosa tratti da un libro di viaggi di Marco Grassano che ripercorre itinerari effettuati nel Mediterraneo tra Andalusia, Provenza e Portogallo dove l’ulivo cresce in abbondanza:
Entriamo nella cappella di San Biagio e ci sediamo su una panca nel buio: viene proiettato un reportage che mostra e commenta i colori abbarbaglianti delle opere di Van Gogh, Gauguin e Cézanne nelle quali compaiono uliveti; del resto, la chiesetta del XII secolo è oggi trasformata in Museo dell’Ulivo.
Documentati se anche in Italia sono presenti Musei dedicati all’ulivo e dove si trovano.

Cosa significa abbarbaglianti? Accecanti o spenti?
Sol. p. 25
L’uso di parole straniere è sempre più frequente nella lingua italiana: reportage è un termine francese. Quale è il corrispondente italiano? servizio - documentario - pezzo?
Sol. p. 25

Cominciamo ad arrancare faticosamente per la stretta mulattiera che si inerpica in gradini rudimentali, curve e serpeggiamenti tra gonfi ciuffi di gariga e uliveti le cui fronde lameggiano d’un argento biado sulla filigrana nera dei tronchi. A una curva, una indecifrabile frase di Mistral compare su una lapide. Più avanti, ci sporgiamo a un belvedere su una discesa di ulivi oltre la quale traluce il borgo. Leggiamo il cartello disposto dal Comune ove vengono narrate in breve le vicende storiche della coltivazione dell’ulivo e in calce al quale sono poste, a mò di efficace commento, due brevi citazioni: "L’ulivo a cent’anni è ancora un bambino" e "L’ulivo è un albero immortale e poco esigente. Esso vestirà ancora per molto tempo questo piccolo angolo al riparo dal mistral".
Il mistral è: un vento - un fiume - un bandito?
Sol. p. 25

La gariga è: un tipo di foresta o un tipico arido paesaggio provenzale?
Sol. p. 25

Leggi il commento d’una poetessa, curatrice dei cataloghi e delle mostre di Benaglia, Alida Maria Sessa:
Per il suo messaggio di pace, Benaglia sceglie un simbolo meraviglioso, l’ulivo.
Albero secolare che si aggrappa anche ai crinali impossibili e porta frutto anche su terreni arsi e poveri; albero che resiste a quasi tutto e ci sprona saggiamente a fare altrettanto.
E poi Benaglia ci regala la magia di una notte tersa di tramontana, in cui le stelle palpitano grandissime e ci fanno librare in un senso di meravigliosa leggerezza.
Ma è proprio l’inquadratura della sua opera a rivelarci che l’artista romano ha scelto un albero ben piantato a terra forse solo per permetterci di staccarci da terra; Benaglia esclude l’orizzonte, il suolo, il terreno verosimilmente brullo, perché è incurante di raccontarci l’epopea delle radici contorte e dei tronchi provati dalle raffiche di vento. Mette invece in primo piano la biforcazione dei rami principali come fossero braccia pronte a raccogliere la volta stellata in un abbraccio.
E noi stiamo al gioco, ci facciamo carezzare dalle foglie d’argento, pian piano accantoniamo gli affanni, ci facciamo rapire così dalla bellezza, e torniamo allo stupore dell’infanzia a credere alla armonia che regola l’andare del mondo lungo le rotte dell’universo.
Eppure è solo un albero nella notte.

continua

- VETRINA LETTERARIA -

 
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