Poesie di Francesca Canaparo
       Pagine: 29 
       Prezzo: 5,00 euro
       E-mail: adriana.rizzo@comune.torino.it
       Tel.: 335 5930441
     

     

    PROFILO DELL'AUTRICE

    Francesca Canaparo ha 22 anni. Da sempre è appassionata di letteratura e di psicologia. Fin da bambina ha fermato i suoi pensieri nella poesia.

        Antologia
        
        Sirena selvatica...
        Pensavo fossi estinta.
        Il tuo amore è una candela stanca, 
        dalla tremula luce
        che illumina il privilegio
        di chi riesce a comprenderti.
        La tua sensualità è magia inconsapevole; 
        è la tua dote nascosta, nel pudico fiume
        delle tue debolezze femminee...
        Il tuo sguardo intrigante rincuora, 
        quando apre i suoi cancelli dell’anima, 
        riscatta l’istante propizio
        che veglia danzando
        nella musica delle onde.
        Il filo d’Arianna è il custode
        dei tuoi sentimenti, delle tue sventure
        non più ripudiate.
        Sposa promessa: con cuore di faro
        aspetti con pazienza
        il miracolo marinaio, 
        pirata che ha visto molte burrasche, 
        senza sapere della tua splendida attesa, 
        incoronata dalla realtà
        consapevole, che ami, 
        anche quando è crudele.
        
        
        
        Amore bandito
        
        Sentirsi nude, essendo vestite, 
        provare purezza ed innocenza nel peccato.
        Due metà non combacianti, 
        due bocche felici di nutrirsi
        di baci proibiti, 
        ci disseta il gusto proibito del bicchiere, 
        stiamo sorseggiando; 
        ci sfama il piatto peccaminoso
        nel quale ci stiamo nutrendo; 
        ci riscalda l’aria tiepida del mistero; 
        ci rinfresca l’aria fredda della paura.
        Non si può continuare ad essere acrobati
        su un filo impercettibile
        di correttezza.
        
        
        
        Tristezza
        
        Tristezza, 
        non voler essere la mia proibita amante, 
        non carezzare con il tuo guanto vellutato
        i miei pensieri.
        Intima confidente, urlo nel mio silenzio, 
        allegria della mia malinconia.
        Rendi questa tua notte mia.
        Non conquistare invadentemente 
        i terreni del mio spirito, 
        non legarmi con il tuo filo
        impercettibile, impalpabile, 
        alla tua candida veste.
        Dividi i miei sentimenti con la tua rivale
        amica felicità.
        Abbandona la nicchia ti sei costruita in me
        nella quale ti stropicci gli occhi.
        Saltuariamente torna sull’altare
        della mia sensibilità
        e confidami ancora i tuoi segreti
        di amante negata.
        

- VETRINA LETTERARIA -

 
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