Raccolta di Poesie
      
    di Cristina Contilli
      
    Pagine: 31
       Prezzo: 4,00 euro
       Cristina Contilli: cseqco@tin.it
      
      

     

    PROFILO DELL'AUTRICE

    CRISTINA CONTILLI è nata a Camerino nel 1977. Nel 2001 si è laureata in lettere ed è attualmente dottoranda in italianistica presso l'università di Macerata. Ha pubblicato la raccolta di poesie "Piccolo desiderio di felicità. Introduzione di Alessandro Seri" (Pavia, Edizioni i fiori di campo, 2002); il poemetto "Dialogo della notte / Night Dialogue. Testo a due voci. Poesie di Cristina Contilli. Traduzione inglese di Olivia Maher" (Torino, Associazione Culturale Penna d'Autore, 2005); il saggio "Composizione, pubblicazione e diffusione de Le mie prigioni. Un percorso attraverso l'epistolario di Silvio Pellico." (Firenze, Edizioni Polistampa, 2004). È presente in diverse antologie tra cui "Cento poesie d'amore" (Milano, Mondadori, 1996). Nel 2005 è uscita una raccolta di saggi critici e recensioni dedicati alle sue poesie, curata dallo scrittore Silvio Minieri, intitolata "Sulla soglia del giardino segreto di Cristina Contilli.”

     

    L’autobus in inverno
    
    Dai vetri opachi di un autobus
    immaginavo limpidi cieli 
    d’inverno.
    
    E dentro di me difendevo 
    una piccola luce
    in attesa di rivelarla.
    
    
    
    Un impeto senza difese
    - Per mia madre -
    
    L’attesa dell’intervento
    era uno stordimento leggero
    nella luce chiara del mattino.
    E l’affetto per te diventava
    un impeto senza difese.
    
    
    
    
    L’ombra dei tuoi capelli
    - Per Andrea -
    
    Dormi stanotte
    con la testa
    sul mio seno,
    sulla mia pelle
    l’ombra
    dei tuoi capelli.
    Io ti accarezzerò 
    sul viso
    e tu mi perdonerai 
    di aver scambiato
    la tenerezza
    per amore.
    
    
    
    Il respiro della solitudine
    - Per Maria -
    
    I.
    La partenza 
    non sarà un distacco 
    per chi sa, da lontano, 
    ascoltare i pensieri.
    
    II.
    Il vento d’agosto 
    che ci aveva unite
    è tornato con il respiro 
    della solitudine.
    
    III.
    Verrai da me
    nel freddo denso 
    d’una mattina d’inverno?

    - VETRINA LETTERARIA -

     
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