Poesie
di Sofia Mariotti
Pagine: 36
Prezzo: 8,50 euro
 


 

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NOTA CRITICA

Quando i pensieri rincorrono le immagini, e si avvolgono in nodi teneri di seta, e le nostalgie, i dolori e i ricordi si tratteggiano come dono di sé. Onde di parole, sfaccettature, disperata volontà, vita in divenire, esplosione di colori, malinconia essenziale.
Passato vivo nel presente, dolore stemperato dall’amore, la purezza, come di diamante, che annichilisce il rimpianto, che lo plasma e lo rigenera in ricordi che graffiano l’anima. Battiti sordi di vita, nessuna rassegnazione, tra le dita il rimpianto di un affetto, e le nuvole adagio si espandono e si diradano, come il respiro del cielo.
L’amore assoluto, l’amore del niente e del tutto, la discesa rovinosa dell’io e lo zenit dell’orgoglio di essere. Domande mai risposte, “so di non sapere”, la stordente sicurezza di sé.
Un percorso ondulato, di colline, di bagliori al tramonto, quando la luce radente cede all’ombra e non è ancora sera, e tutto è nitore, dove anche le proprie inquietudini si stagliano precise, inesorabili, come la matita sul foglio.
Pensieri in bianco e nero, dove il grigio è colore, e l’arcobaleno è magia dell’infanzia.

Sergio Caniati (musicista e cantautore)


      Risacca
      La lotta del vento contro il mare
      instancabile
      nella notte di velluto
      rimango a guardare
      stanca di vivere
      con la paura di morire.
      

      Mani
      Mani che possono il bene e il male
      atrocità e sensualità
      mani discrete
      mani per piacere
      mani consacrate
      mani sporche
      mani disperate
      mani piene di carità
      mani che sanno di sale
      mani che cullano il mio cuore.

      È ancora guerra
      E i bottoni
      delle vostre giacche
      da soldato
      si rifletteranno ancora
      in un cielo rosso e polveroso.
      Chiudere le mani
      piene di sangue e rabbia
      non servirà
      dovrete colpire
      e poco importa se succederà
      con i vostri occhi disperati
      nei loro occhi disperati.
      E noi?
      sempre qui
      sempre impotenti
      a rivedere le immagini
      di un inviato speciale
      dove i vostri colpi
      feriscono quei corpi
      già privi di tutto
      e forse erano già morti.
      Poi vi diranno
      che era necessario
      che qualcosa si doveva pur fare
      e magari sulla vostra targa in bronzo
      ancora scriveranno:
      “... ai prodi al cui cuore fu fascino potente amor di Patria...”

    - VETRINA LETTERARIA -

     
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