Poesie
di Ines Scarparolo
Pagine: 36
Prezzo: 5,00 euro
ISBN 978-88-6170-009-3

Opera 1ª classificata alla 13ª edizione del Premio Letterario Internazionale «Trofeo Penna d'Autore»

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PROFILO DELL'AUTRICE

INES SCARPAROLO è nata a Vicenza, dove vive, nel 1946. Da sempre appassionata alle Lettere e alle Arti, ama dire: «La poesia è per me il respiro stesso della vita, il profumo dei giorni, l’estasi dinanzi alla musicalità e alla profondità di un verso, condividere con gli altri le mie gioie e i miei dolori». Fa parte del Cenacolo dei Poeti Dialettali Vicentini e di numerose Associazioni Culturali locali, regionali e nazionali. Fin dal 1995, partecipa a concorsi di poesia e narrativa, sia in lingua che in dialetto, conseguendo, anche nell’ambito della letteratura per l’infanzia, numerosi e lusinghieri riconoscimenti. Ha pubblicato sinora otto raccolte di poesia e una di racconti: «S’ ciantìse», versi in dialetto (1997, A.L.I. Penna d’Autore, Torino); «Ascolta», silloge in lingua vincitrice del 2° Concorso Internazionale «Penna d’Autore d’Oro 1997»; «Quando fiorisce il pesco», poesie per l’infanzia (2000, Montedit, Melegnano - MI); «Tra nubi erranti», silloge in lingua con prefazione di Neuro Bonifazi (2001, Helicon, Arezzo); «Giochi di Colore», poesie in lingua (2002 , A.L.I. Penna d’Autore, Torino); «Il respiro dei fiori», poesie per l’infanzia (2002, Editrice Veneta, Vicenza); «Sogni nella valle», racconti brevi (2004, Editore Nicola Calabria, Patti - ME); «Grappoli di stelle», silloge d’amore (2005, A.L.I. Penna d’Autore, Torino); «Per te, amico!», silloge poetica in lingua e dialetto (2006, Cannarsa, Vasto - CH); «Ed è già Quiete», silloge in lingua vincitrice della 13ª edizione del Premio Letterario Internazionale «Trofeo Penna d’Autore 2006». Tre sue poesie per l’infanzia: «Fatmata», «Ahmed» e «Pim pum d’oro», sono state musicate per Cori di voci bianche.

PREFAZIONE

La poetessa vicentina Ines Scarparolo affronta di nuovo, a due anni dall’uscita della raccolta «Grappoli di stelle», il tema dell’amore.
La nuova silloge, intitolata «Ed è già Quiete», contiene ventinove poesie che raccontano l’evolversi di un rapporto dall’impeto del desiderio e della passione alla calma dell’affetto e della tenerezza.
Alle descrizioni dei momenti felici, vissuti nell’intimità con l’altra persona, si sostituisce un bisogno struggente di dialogo intellettuale, di condivisione di tempi e spazi ed, infine, di comprensione reciproca negli istanti di incertezza e di difficoltà.
La poetessa sembra chiedersi (e chiedere alla persona amata) cosa rimane di un rapporto, quando si dissolve l’impeto iniziale e tutto si stempera nel ricordo e nella quiete.

Cristina Contilli


      Parole di luce
      Ho rubato
      scintille di stelle
      all’erba che, all’alba
      era avvolta di sogno.
      Poi ho inciso
      parole di luce
      per mitigare
      il freddo della pietra
      nascosta nel cuore.

      Anche le lacrime
      Anche le lacrime
      lasciano
      la loro scia di luce
      quando lo sguardo
      coglie l’Infinito.
      
      E tu, lacrima
      di gioia
      hai ancora per me
      la dolcezza dell’Amore.

      Dolce è il sorriso
      del giorno
      Dolce
      è il sorriso del giorno
      nel fresco mattino
      che indugia
      tra voli di nubi
      e promesse di sole.
      
      Tu ancora riposi
      col capo 
      poggiato ai miei seni
      e la mano 
      nel caldo rifugio  
      del grembo
      a conferma d’amore.
      
      Io ti sfioro
      con dita leggere le labbra
      ti carezzo la fronte...
      Con tenera impazienza 
      attendo
      che si risvegli
      il mio guerriero.

    - VETRINA LETTERARIA -

     
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