Poesie di Cristiana Giachin

 

poesie di C. G. 

        RISVEGLIO
        Ho sognato labbra,
        come gocce di rugiada,
        che irroravano piano il mio stelo.
        Ho sognato occhi,
        come raggi tiepidi di sole,
        che svegliavano piano i miei petali.
        E verrai,
        brezza mattutina,
        a dischiudere in soffio il mio calice.
        
        
        
        SERA
        Voglia di vivere ancora,
        quando la pioggia
        scende leggera,
        e bagna questa sera,
        che è diversa da ogni altra,
        e bella perché unica
        e perché vita.
        Mentre mi amo da sola,
        in silenzio,
        e penso
        che ce la farò
        anche domani.
        
        
         
        NARCISO
        Il dio di se stesso
        si guarda allo specchio
        e vede riflesso il suo «io».
        E rapido contempla,
        con sguardo adorante,
        l’immagine della vita.
        Non sa,
        il dio di se stesso,
        che dietro allo specchio
        c’è lei che lo aspetta:
        aspetta che l’immagine
        cada in frantumi
        e sa che il suo amore
        non basterà a ricomporla.
        
        

        GIORNI DI SCUOLA
        E lo chiamano «peccato»,
        questo amore,
        così diverso, così sbagliato.
        Questo amore
        che sa di pagine sfiorate
        a cercare le risposte
        dentro i versi di un poeta,
        di una gioia nuova,
        mai completa;
        e sa di sguardi timidi,
        rubati di nascosto,
        tra rime antiche e cavalieri dell’Ariosto;
        di silenzi lunghi,
        che parlano da soli,
        delle sue fughe, dei miei voli.
        Questo amore
        che sa di nuvole di maggio,
        di paura e di coraggio,
        di pensieri strani e un po’ proibiti,
        di profumo sui vestiti...
        E sa di esami che si avvicinano
        in un’aula troppo vuota, adesso,
        dove niente è più lo stesso;
        e io sorrido alla malinconia
        e al sorriso che ha lasciato
        andando via.
        
        

        NELLA MIA VITA
        Come pioggia di ottobre
        hai sfiorato il mio animo.
        Come un alito di vento
        che strappa le foglie,
        che rompe la nebbia,
        tu sei entrata nella mia vita.
        Adesso ondeggi,
        sciacquio spumoso,
        sulle rive di ogni mio respiro.
        
        
        STRADE
        Anche oggi due strade diverse,
        anche oggi due vite diverse.
        Due strade che non si incontrano,
        perché il tempo passa e separa,
        sradica ed abbatte...
        E rimango io,
        col mio carico nero di ricordi
        e di pensieri,
        che vado avanti,
        guardando indietro,
        aspettandoti invano
        sulla mia strada.
        
        Copyright © 1994

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