PROFILO DELL'AUTORE
FRANCESCO SCAFFEI, Poeta, Scrittore Pittore, nato il 03/01/1948 a Firenze,
attualmente vive a Scandicci (Firenze). La passione per l'arte e la letteratura,
legate alla sua naturale sensibilità verso il sociale, lo hanno sempre
accompagnato nella vita, spingendolo a riversare sulla carta le proprie
emozioni, scrivendo poesie e piccoli racconti. Nella stesura dei suoi versi
privilegia la parte emozionale e di getto, a quella della corretta sintassi e
della metrica. Ha partecipato a vari concorsi nazionali e internazionali, dove
ha conseguito vari premi e riconoscimenti, fra i quali : |
Allo specchio Mi disturbano
la sua perenne tosse
il lento biascicare
il continuo rammaricarsi
di piccoli malanni, che forse
nascondono i grandi.
Mi disturbano
la sua sordità
la sua lentezza
il ripetere le cose
ricordandosi solo il passato
dimenticando il presente.
Mi disturbano
i suoi modi di fare
il suo egoismo
il non mostrare amore
come fosse solo al mondo, forse
per non ricordare la sua fanciullezza.
Mi disturba
che quando lo guardo
con gli occhi di vecchio figlio
mi rivedo in lui
come un ritratto allo specchio
mentre vorrei esser altro
agli occhi di mia figlia.
Agosto 2008
Amore proibito Nella villa dai soffitti alti
e lunghi corridoi bui
odorosi di antica urina
residuo di distratti inservienti
ci siamo visti la prima volta,
tu affogata nel grande scialle
a proteggerti dall’oscuro male,
io seduto a occhi spersi nel vuoto
per paura di esser visto.
Passano i giorni sempre uguali
e noi sempre fermi a guardarci
parlandoci senza aprir bocca,
solo quando stretti nell’angolo
da muti inservienti alle pulizie
arriviamo quasi a sfiorarci.
Amore mio, forse creduto,
avrei voluto farti libera
quando eri legata al letto,
ma io amore mio, forse creduto,
intontito di colorate pasticche
orfano di forze, non potevo farlo.
Sono passati vigliacchi gli anni
amandosi guardandoci negli occhi
divisi da camicie di forza e pasticche,
forse avremmo potuto far l’amore,
ma no, no, per noi l’amore è proibito
perché per loro, si loro, i viventi normali
noi non siamo vivi, siamo solo pazzi.
Luglio 2007
Appena sopra gli ottanta Appena sopra gli ottanta ma da sempre insieme come appena sopra i venti, camminate fianco a fianco con passo lento e incerto, aspettandovi a turno se uno dei due resta indietro per restare sempre vicini. Capelli bianchi e pelle vissuta invecchiata dal passar degli anni, camminate abbracciati stretti non solo per sorreggervi ma per sentirvi sempre insieme come un’unica persona. Incerti e un po’ tremolanti segno di un’età pesante camminate mano nella mano come giovani innamorati, guardandovi negli occhi come non vi foste mai visti rinnovando la promessa d’amore. Ora che l’amore materiale è riposto nel baule del passato, il solo star vicini toccandosi vi infonde vitale linfa di fiducia pace e sostegno, eterni segnali d’amore per due innamorati appena sopra gli ottanta. Agosto 2007 © Copyright by: Francesco Scaffei |