Narrativa
      
    di Antonio e Domenico
      
    Pagine: 37
       Prezzo: 10,00 euro
       E-mail: d.dom@libero.it
       Tel.: 328 1191204

     

    Mentre i professori, nel 1996, spiegavano, Antonio
    Piro e Domenico D'Agostino invece di seguire la
    lezione, iniziavano a scrivere le prime “favole” sui
    loro diari e invece di segnare l'assegno per i compiti
    a casa, sprecavano il tempo e perdevano l'assegno
    per scrivere queste favole. Le favole venivano
    dapprima lette in classe dagli amici e successivamente
    diffuse in tutto il Liceo Scientifico A. Einstein di
    Lacco Ameno. I loro diari erano richiestissimi dagli
    alunni dell'intero Istituto che li leggevano per
    allietare le noiose ore di lezione. Anche i professori,
    facendo finta di niente, durante la spiegazione,
    buttavano l'occhio sul banco di Antonio e Domenico
    per carpire qualche frase famosa delle favole più
    gettonate del momento. I bidelli, di nascosto, si
    facevano le fotocopie dei due diari, il Preside un giorno
    fece persino una circolare per accaparrarsi i due
    diari e leggerseli anch'egli nel suo ufficio.
    Dieci anni dopo Antonio e Domenico decidono di dare
    a tutti la possibilità di leggere le loro composizioni,
    pubblicando la loro prima raccolta, in edizione limitata,
    del loro primo libro “VERBA VOLA”, traendo spunto
    dalla famigerata frase latina:
    “VERBA VOLA, SCRIPTA RIMANENT”.

     

    SALVATORE DI SAVOIA

    Salvatore nacque da madre filistea e papà di Genoa, al suo ritorno partorirono il piccolo Salvatore quando era ancora in fasce.
    Ha 11 anni frequentò gli ambienti di corte dello zio Ciro di Savoia, Duca degli Abruzzi Campi Flegrey. Subito si imparò il mestiere e venne nominato dallo stesso zio: Principino novello delle province flegreie. Ha 13 anni fu nominato consulente perito dello stato maggiore, ha 14 anni, si diplomò in politica e affari degli interni. Ha 15 ha seguito della secessione alibratoria della terra della zia Emmanuela Filiberta, Duchessa di Varie Cose e Proprietà fu nominato Marchese de Filiberti. Ha 16 non successe niente, fece solo cose quotidiane negandosi alla vita montana, ritirandosi e segregandosi all’interno della sua cameretta. Ha 17 conobbe Susanna Evangelista che diventò, 22 anni dopo la sua futura moglie.
    Nel frattempo i Borboni guidati da Gaetano Borboni attraversavano il ponte e giungevano dall’altra parte della città cinta di mure. Gaetano subito disse: "Ho No! Ci sono i muri. Mo ho ce andiamo o li scavalchiamo e/o li abbattiamo con il cannone oppure vediamo loro che fanno e noi ci comporteremo di conseguenza." A questo punto Salvatore di Savoia si vide avvoluto e non sapeva cosa doveva fare, perché era inesperto. Allora prese la spada e ce la tirò in testa al suo servo fidato dicendo: "Hai visto? Al di la di questo muro c’è Gaetano Borboni! E mo che ci dico? Ho ci spariamo subito i fucili, o tiriamo le catapulte e/o possiamo scappare dentro al cunicolo e aspettare che o se ne vanno o si arrendono alle nostre volontà." E Salì sulla torre e disse: "Mo ho vi arrendete e pigliate e ve ne andate sotto alle case vostre o noi o ce ne scappiamo dentro al cunicolo e aspettiamo che ve ne andate o vi combattiamo o con i nostri fucili Thompson bc2 o con i coltellini e voi o vi arrendete oppure posiamo il Tomson e andiamo a prendere i coltellini e il cannone e il brodobollente e ve lo buttiamo in testa e voi o vi scaulate e/o ve ne andate!" A questo punto uno dei Borboni gli scaraventò con ardire una freccia in pieno petto e lo stecchì. Espugnò il castello e si fidansò ad Manuela Filiberti dando alla luce un anno dopo il piccolo Peppe, che sarebbe poi divenuto Conte Pregiato e Duca Importante di Tutte le Province dell’Impero, non che assessore comunale e regionale, sindaco di Torino e delle Venezie Giulie. Principino Profumato del Principato di Monaco e di Baviere.

     

    IL SALTO CON L’ASTA, IN ALTO, IN LUNGO E ACROBATICO

    I Disciplina
    L’asta
    Mettersi una canottiera e un pantaloncino, possibilmente con sponsor Adidas, scarpette da ginnastica e prendere un’asta da terra.
    Chinarsi, alzarsi e iniziare a correre più velocemente che puoi come un cerbiattolo Bambi. Balzon balzoni ballonzolando verso in là, appena arrivati nel punto cardine o punto di Archimede, conficcare all’asta all’aria in avanti mantenentesi attaccati vicino a essa e sfruttando il principio di Hook fatevi slanciare da essa stesso con il peso di essa verso in là e cercate di superare l’asta orizzontale posta a 180 yarde dal vertice destro del rettangolo di gioco.
    Colui che vince salterà più in alto di colui che perde e del terzo classificato.
    Se vincerai tu, il giocatore vincitore salvatore vincerà un bellissimo in regalo un medaglione di oro carati con su inflisso la figura di se che conficca l’asta all’aria in avanti mantenentesi attaccati vicino a essa e sfruttando il principio di Hook e sotto di se disegnato sfuocato il giocatore perdente più il terzo classificato in lontananza che si vede e non si vede.
    Il medaglione sarà largo del diametro di 40 cm d’oro. Il vincitore salirà sul podio e ci metteranno in testa una pianta di laura; in mano ci danno un mazzo di garofani e fiori, e perciò sarà schernito e deriso dal pubblico che lo sbeffeggerà in quanto esso ha in testa una pianta di laura e in mano ci daranno un mazzo di garofani e fiori schernendolo. Il secondo classificato dei giochi olimpici potrà tirare le scuzzette in testa al terzo classificato e anche sucutare e tirare i capelli perché si trova più in alto sul podio.
    Il terzo classificato non vincerà niente e si deve stare attento quando se ne esce dalla rena, perché il pubblico che lo amava aveva scommesso su di lui e sperava che vinceva esso e non gli altri due vincitori primo e secondo posto.

    II Disciplina
    In alto
    Posare l’asta e prendere la rincorsa. Arrivati nella curva, abboccarsi colla testa e il busto su un lato. Appena state per cadere a terra cercate di non cadere e bilanciate il corpo addirizzandovi. Improvvisamente slanciatevi testa e noce del capocollo intersecandovi la spinarini e cercate di non toccare colla testa sotto l’asta orizzontale, anzi cercare di ripassarle sopra sensa far cadere l’asta down of you.
    If you cask you don’t win, if you win don’t casking down, take the asta orizzontale careful, make all the possible to cask on the matarazz over the line again. Than don’t touch the asta orizzontale anzi cercare ripassarle sopra sensa far cadere l’asta down of you and you win.
    Not possible cask at Giochi Olimpici for winning.

    III Disciplina
    Il lungo
    Il giocatore partecipante comincia a correre velocissimo come un deo della corsa e inimprovvisamente fa un primo salto a gazzella, hoppete. Un secondo balzo da ghepardo impaurito e, hoppete hop, fa il terzo salto di lince africana e si slancia in alto come un fenicottero reale. Poi si trasforma in fenice e grazie al dio del salto cercherò di arrivare più metri lontano è possibile senza toccare ai piedi a terra. Cercare di cadere nella fossa di sabbia posta a terra e coricarsi da dentro senza toccare i piedi a terra e hoppete atterrare come un gatto leggiadro e agilissima gatta veloce.
    Alzarsi da terra e scotolarsi della sabbia e andarsi a fare l’antidoping per vedere se ho fatto da solo o con l’uso di bubbazza, farsi una doccia e aspettare gli altri risultati degli altri.

    IV Disciplina
    L’acrobatico
    Il salto acrobatico si svolge al coperto nel palazzetto olimpionico e consiste in una pedana quadrata morbida delimitata da una riga bianca dedicato al Dio Acrobate dell’antica Grecia, famoso per avere inseguito tutta la giornata a sua moglie, la dea Acrobatica, senza averla presa.
    Il salto acrobatico è bello.
    Posizionatevi su un vertice del rettangolo delimitata da una riga bianca dedicato al Dio Acrobate dell’antica Grecia e prendete la rincorsa verso il vertice opposto. Appena avete raggiunto la velocità massima mettete le mani a terra e slanciatevi con i piedi in aria e fate un salto carpiato, dopo fate un salto all’indietro e due mortali, atterrate e slanciatevi di nuovo in aria e fate un paio di capriole con garbo, fate una verticale semplice, una composta e districatevi con la vostra fantasia in forme sempre più maggiormente articolate prima di cadere a terra.
    Quando cadete a terra cercate di non fuoriuscire dal rettangolo delimitato bordopista, e cercate di cadere dritti dritti ai fini della fotografia finale dei giornalisti.
    Verrà infine dichiarato il primo classificato, il secondo e il terzo classificato.

    continua

- VETRINA LETTERARIA -

 
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