Collana Poesie 2004

   Poesie di Andrea Tagliaferri
   Pagine: 37
   Prezzo: 10,00 euro
   E-mail: andreatagliaferri@email.it
   Tel.: 389 6774646

Andrea Tagliaferri ha già pubblicato alcuni suoi componimenti su varie antologie. In questa silloge troviamo, per lo più, versi brevi, dal ritmo incalzante, serrato come che l’autore voglia sfuggire a qualcosa che lo turba. Nonostante la sua giovane età (e la speranza che serpeggia timida tra le parole, appannaggio inalienabile appunto della giovinezza), già si nota l’urgere di domande unite alla coscienza debilitante che esse non troveranno mai risposte («… mi sento incompreso / e senza speranza»). Ed ecco anche la costruzione di un’autodifesa che permetterà al giovane di non soffrire, o quanto meno di attutire l’impatto con una realtà che si può prevedere solo in una veste crudele, soprattutto quando ci imbattiamo nella morte di un amore su cui avevamo fondato tante speranze di un avvenire colmo di gioie: «Traccio linee / che cancellano persone».
Temi ricorrenti, dunque, sentiti da quasi tutti gli «umani», ma evidenziati con maggior puntiglio da chi è corredato da una sensibilità un po’ fuori dalla norma.
Eppure ecco tra le brume dell’esistenza un punto fermo: il luogo natale a cui noi, nonostante l’unica certezza che abbiamo sia la morte, possiamo guardare fino all’ultimo alito di vita, come sede delle nostre radici, la quale ci permette di sentirci un’entità ben definita, e, nei limiti, può soddisfare il nostro bisogno di solidità: «Mura possenti / specchio del cielo».

0+0=1 (Somma di vuoti) E L’IMMAGINE FATICA A TROVARE CHIARI SEGNI HANNO SENSO COME SOMMA LE PAROLE FITTE E FORTI CHE DA SOLE NON DARANNO QUASI MAI SIGNIFICATO PRENDI ZERO SOMMA ZERO ED AVRAI NEL RISULTATO QUALCHE COSA DI DIVERSO DALLO ZERO CALCOLATO QUEL VALORE INCONSUETO PUOI CONTARLO COME AGGIUNTO NON ESISTE NELLE SCIENZE CHE CHIAMIAMO NATURALI. EY’02 31 Gennaio cupi tremori tra il suono e l’urlato corre e trascorre il tempo pacato romba il camino dall’aria infiltrata parla da sola la tele-visione_ laika distesa che vita da cagna poltrone disfatte ricordano entrambe e l’aere scosso fa freddo polare_ un povero scrive immerso nei sogni ma non quelli belli son solo speranze son solo dei sogni non vale la pena star fermi a guardare. EY’ 98 33 Lente tappe, scorre il tempo, ma la corsa tiene il passo… Pensa a come rimanere, la bambina che conosco. Pensa a come conservare quello sguardo naturale. L’emozione che tu provi, nel vedere nuove cose, l’entusiasmo che trasmetti, nel rincorrere passioni, sono il modo per fermare quell’età che, a ben guardare, non è ancora a metà strada… Sono il modo in cui Tatiana vuole esprimere se stessa. EY’ 03 A Tina Amici, come l’albero e la foglia, come Terra e Luna assieme, non c’è forza che corrompa quel legame forse eterno, che pian piano nasce e cresce e col tempo si rafforza. Siamo due e differenti, ma la vita c’ha saldati come l’albero alla foglia, come Terra e Luna assieme. EY’ 99