Poesie di Ines Scarparolo
       Pagine: 37 
       Prezzo: 3,00 euro
       E-mail: nininscarpeta@libero.it
       Tel.: 0444 504784

     

    PREFAZIONE

    Poliedrica scrittrice e poetessa, Ines Scarparolo presenta, in questa raccolta di poesie, tutte le sfumature e "le età" dell’amore, vissuto con tenerezza, passione, malinconia.
    Così, i "versi del primo bacio, legano il suo cuore a quello dell’amato" e "all’ombra dei rami del leccio", lui le sussurra "parole d’amore" e l’accarezza con "mani frementi", sotto "gli occhi viola" delle campanule.
    Poi, nell’impeto della passione, lei invita il suo uomo a "non chiederle parole", poiché desidera soltanto "essere dei suoi baci prigioniera".
    E nel susseguirsi dei versi, lui diventa "guerriero", "vulcano", "lupo che vaga libero con lei", "orso guerriero, che vive storie già tracciate" e lei è "la sua terra e il suo giardino", "zolla di fertile terreno", "grembo di nubi e di terra".
    Ed i loro baci sono "cristalli" e gli abbracci "ali di tenerezza".
    E, forte di questo sentimento, pur nel "timore di non saperlo amare mai più come lo ama ora", o di perderlo "questo Amore così fragile", la speranza di lei non muore, poiché nei loro cuori "è rimasta quella voglia di vivere ed amare" e di "rattoppare quella vela tessuta con pazienza insieme". (Versi veramente lirici, pur nel loro realismo)
    Per la poetessa di Vicenza "i ragazzi che si amano hanno stelle negli occhi", ma anche l’amore maturo può essere passione per chi, come lei "non ha paura dei capelli bianchi e della sera che pure s’avvicina".
    Questa bella raccolta racchiude cascate di versi, che lasciano il lettore senza fiato, rendendolo partecipe di sentimenti forti, espressi con metafore audaci, ma pervase di vera poesia.

    Mariateresa Biasion Martinelli

        Ricordi?
        
        Era di luglio 
        un mattino luminoso:
        io ti sedevo accanto.
        Tu presto m’incantasti
        con un raccontare
        fiorito di meraviglie
        e dolci suoni
        tratti dalle tue “radici”.
        E quando recitasti i versi
        del tuo “primo bacio”
        già il mio cuore 
        senza saperlo ancora
        era legato al tuo
        con il filo dell’amore
        
        Il sorriso delle campanule
        
        All’ombra dei rami
        imponenti del leccio,
        tu mi sussurravi 
        parole d’amore.
        E mi carezzavi 
        con mani frementi, 
        dischiudevi
        la mia bocca ai tuoi baci.
        Nella siepe
        campanule viola
        sorridevano
        a un cielo incantato.
        
        
        
        Una terra, il tuo cuore
        
        Tu sei cuore di terra
        e ti amavo già quando
        quella notte d’agosto
        racchiudesti per me nella mano
        una pioggia di stelle.
        
        Il tuo letto serbava il profumo
        di corpi allacciati
        e io accesi uno a uno i tuoi sogni
        nella danza più dolce d’amore.
        
        Quando si spense la notte
        nel lieve respiro d’aurora,
        tu divenisti lupo
        e con me libero vagasti
        tra boschi selvaggi
        e selve di castagni,
        nel rovinio di sassi
        e scrosciare
        impetuoso di cascate.
        
        Infine, nello stupore
        dell’assolato giorno
        tu ancora mutasti
        in orso guerriero
        rivivendo con me vecchie storie,
        già tracciate
        in un tempo incantato.
        
        
        
        Su prati dove l’erba...
        
        I ragazzi che si amano
        hanno stelle negli occhi
        e sole nel sorriso;
        hanno mani di tenerezza
        e si abbracciano gioiosi
        come a stringere la vita.
        E noi, come ragazzi
        ce ne andiamo
        su prati dove l’erba
        ha splendore di smeraldo.
        Allacciamo i nostri corpi
        come fosse il primo giorno
        e in un bacio riscopriamo 
        la dolcezza dell’amore.
        

- VETRINA LETTERARIA -

 
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