Poesie di Massimo Bena
   Pagine: 37 
   Prezzo: 5,00 euro
   Tel.: 011 2052643
   E-mail: bena.massimo@libero.it

 


      Quando la notte cadrà dal cielo
      Sopravvivo in questo tempo
      sospeso fra paura e desiderio.
      Il mio passo incerto,
      sul ponte tremulo
      che separa quello che è stato,
      da quello che sarà.
      Poche gocce d’Amore
      nel respiro dei miei sospiri.
      Lacrime di rabbia stillano
      dal viso di un uomo
      che non è riuscito a cambiare
      le cose della vita.
      Nella mia faretra non ho più frecce,
      solo quando la notte cadrà dal cielo
      busserò alla porta dell’essenza dell’essere, 
      per rinascere ancora...

      Unknow life
      Chi è chi?
      Siamo ombra o sostanza?
      Nel buio, quel velo di luce,
      traspare come un fantasma in agonia.
      Inutile sognare il mare
      d’Inverno se poi non si può navigare.
      Prigionieri di un sogno
      al di fuori del tempo.
      Ectoplasmi
      tra il bene e il male,
      dove tutto il Mondo
      è un vicolo di desolazione.
      Non sappiamo vivere,
      sappiamo solo procrastinare la morte.
      Le porte sono chiuse,
      maschere senza occhi
      nella nebbia rarefatta.
      Il dolore non ha volto,
      non c’è nessuna terra promessa
      dove arrivare,
      nessuna traccia da seguire.
      Non abbiate paura,
      ma la vita
      è una vera sconosciuta.

      Mondo politico
      Io cammino per le strade di fuoco.
      I bambini urlano e piangono,
      le madri imprecano e piangono,
      i padri muoiono.
      Sto camminando tra mille enigmi
      di questo mondo politico.
      Dov’è l’Amore
      la Passione, la Pace.
      Tutti si odiano,
      tutti hanno alzato un muro,
      e tanti muri fanno un dedalo.
      Io cammino nel dedalo,
      tra il sangue che scorre a fiumi.
      Ho smarrito la forza di resistere,
      i nervi stanno per scoppiare.
      Sono stritolato dagli ingranaggi
      di questa insulsa società.
      Sono schiavo delle macchine 
      che ho creato,
      schiavo di furbi e sfruttatori
      che ho delegato per rappresentarmi.
      Schiavo dei potenti,
      che mi hanno eletto a loro soldatino.
      L’umanità vuole vivere in pace e prosperità,
      poi fa di tutto per farsi la guerra.
      Basta con questo mondo politico,
      voglio creare un mondo nuovo,
      a misura di uomo,
      a misura di donna,
      a misura di armonia
      fra tutte le creature viventi.
      Un mondo a forma di cuore,
      profondo e indelebile.

    - VETRINA LETTERARIA -

     
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