Poesie
di Antonio Greco
Pagine: 133
Prezzo: 8,50 euro
ISBN: 978-88-6170-017-8
 


 

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PROFILO DELL'AUTORE

ANTONIO GRECO è nato a Bagnolo del Salento il 09/11/1929, vive a Calimera (LE). Ha frequentato l'Istituto Tecnico per Ragionieri. Ha partecipato a vari concorsi letterari nazionali ed internazionali, conseguendo importanti premi. Molte sue opere sono presenti in prestigiose antologie e riviste letterarie Ha pubblicato: «Vite in Tormento», «Arcobaleno», «Tempi Moderni», «Piccolo Mondo fantastico», «Amori Proibiti», «Tormento».

INTRODUZIONE

Nelle pagine che seguono si possono leggere poesie dedicate all’amore, al romanticismo, a persone care; altre esprimono sensazioni, sentimenti, inquietudine, ansie, che mettono l’autore quasi in agitazione. Verosimilmente ciò dipende da quell’atmosfera che egli avverte intorno a se, pregna di egoismi, indifferenza, approssimazione, realtà che mortificano la coscienza di ogni individuo semplice e di sani principi. Lo scopo, dunque, di tali componimenti, è semplicemente ammonitorio verso questa moderna società sprofondata nel buio di un’anarchia di principi e valori, dove chi "gioca d’azzardo", barando, vince sempre. Questo è un cattivo gioco che si è protratto ormai troppo a lungo nel tempo, e quando un brutto gioco non dura poco, allora può diventare dramma e tragedia quotidiana, anche per l’intera umanità.

L’Autore


      Notti fredde

      Dorme,
      non svegliatelo, vi prego!
      È una notte fredda e solitaria;
      lasciate che il dolce sonno
      rapisca e imprigioni la sua mente,
      e plachi le sue ansie.

      Albe luminose si alternano
      a notti fredde, tristi e cupe,
      bramose d’amore e di calore.
      L’ultima stella già svanisce nel cielo,
      sta per sorgere un nuovo sole
      che scalderà sì le sue membra
      ma non la sua anima.

      Caldo nel corpo, freddo nel cuore.
      Amico fedele del buio della notte,
      egli cerca il grande sonno
      che lo inoltrerà nel mistero dei sogni,
      ove forse incontrerà quello
      che, correndo a ritroso nel tempo,
      lo riporterà lontano,
      a ritrovar giorni di letizia,
      passati ma non scordati.

      Sogni di caldi risvegli al sole dell’amore;
      una torcia che brucia l’anima
      e spazza il gelo di notti fredde e solitarie.


      Le stelle negli occhi

      Mentre a dormir stanno luna e stelle,
      in ciel risplende rovente il sole,
      e nel lento trascorrere delle ore
      ogni voglia pian, pian si spegne.

      Solo gli uccelli son festosi,
      svolazzano allegri e cinguettando,
      mentre i gatti fan le fusa,
      all’ombra distesi e sonnecchiando.

      Ma quando la sera vien,
      alzando gli occhi in cielo,
      un immenso manto stellato,
      stupito io vedo sul mio capo,
      e nell’ammirar tal meraviglia
      io resto lì come incantato.

      Se poi tu sei a me vicino
      dove guardo io più non lo so,
      ma so di certo ciò che vedo:
      se guardo in cielo
      vedo le stelle brillare,
      se guardo nei tuoi occhi
      vedo ancora le stelle brillare,
      e quando vedo le stelle
      non so mai se in cielo
      o nei tuoi occhi,
      io sto a guardare!


      Pasqua

      Folate dal ciel discendono
      d’aria leggera purificata,
      che nel toccar coscienze,
      nel rifiorir di primavera,
      ognuno ascolta fremente
      il gioioso sciogliersi
      di un coro di campane.
      Niuno, che nell’ascoltar
      tal sì allegro frastuono,
      ebbe giammai l’animo cupo,
      poscia che l’Uomo,
      flagellato e crocefisso,
      la morte al terzo dì  Egli vinse.
      Sia Gloria al Re dei Cieli,
      che la Gran Pietra
      del Suo Sacro Sepolcro,
      con un soffio Egli divelse
      e tra l’umana gente,
      vivo e glorioso,
      Egli fu ancor presente.
      Sia ognor Gloria e Lode
      a Colui che sulla Croce
      ebbe a trovar la morte,
      ma pur lì conquistar
      la Vita Eterna Egli seppe.
      Dal ciel infinito, la Sua Luce
      il mondo voglia illuminare,
      e tra Sole, Luna e Stelle,
      nel Luminoso Volto Suo
      l’umanità giammai si perde.


    - VETRINA LETTERARIA -

     
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